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Gioele Mari (I ITT A) monta con un programma di video editing un cortometraggio sulla cellula
La DaD (Didattica a Distanza) che ha caratterizzato le nere giornate degli ultimi due anni, non ha lasciato solo tristi strascichi. Certo, molti ragazzi ormai copiano dalla rete persino la lista della spesa e per andare a comprare un litro di latte parzialmente scremato, chiamano Amazon perché ci si vergogna della bella lattaia. Ma anche nella notte più buia, una piccola stella lucente fa sempre capolino.
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Alessandro Facta (III MEC), come Jimmy Fallon, presenta un documentario letterario su Francesco Petrarca per la Professoressa Maura Giannattasio
Questo periodo infatti, grazie a Dio o per sfortuna, ha dato a tutti (docenti e studenti) nuove capacità, non solo in ambito informatico ma anche nella comunicazione. I nostri ragazzi infatti hanno imparato ad usare nuovi applicativi, moderni programmi e metodologie articolate di componimenti. Se prima c’era solo il foglio protocollo per fare la verifica, ad oggi un ragazzo deve saper pianificare, girare, montare e spedire un video, curarne l’audio, inserire sfondi musicali e scegliere grafiche azzeccate.
Molti dei professori dell’Agnelli erano già valenti precursori. Infatti, anzitempo ai vari Lockdown, vari docenti come Matteo Negro, Samuele Lancini e Alessandro Antonioli avevano, come avanguardie, già preparato e teorizzato per le proprie classi lavori di divulgazione scientifica e raffinati documentari umanistici. L’Agnelli, dal fatto suo, che era già avanti e davanti all’ampasse, non ha avuto problemi a sapersi trasformare, nè a modificare la sua didattica. Chi prima e chi dopo, tutti hanno saputo cavalcare l’onda.
Arrivata quindi la pandemia e le chiusure della scuola in presenza, non ci sono state grosse difficoltà nel fare lezione e i ragazzi, di conseguenza, hanno imparato anche loro a muoversi su binari differenti, creando prodotti originali e, in alcuni casi, divertenti.
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Vanessa Mitevski (3 Media E) ha creato una video intervista a Gregor Mendel, interpretando magistralmente vari personaggi e divulgando con grandi capacità le nozioni apprese
Hanno imparato nuovi applicativi, si sono destreggiati su competenze che solo fino a qualche anno prima, probabilmente sarebbero state frutto di qualche fantomatico e isolato “nerd” dell’Istituto Tecnico. Oggi saper registrare un video divulgativo è diventato una competenza di base.
Gli studenti del nostro Istituto, dalle Medie alle Superiori, sono diventati quindi neo attori, registi, montatori, sceneggiatori e divulgatori scientifici.
Finalmente il cellulare, da semplice status symbol, è diventato uno strumento utile anche per fare i compiti e non solo per chattare su Whastapp.
La stessa capacità estetica, sfruttata per le varie storie di Instagram, è stata preziosa skill per
i documentari valutati di scienze, di diritto, di storia o di qualsiasi altra disciplina che abbia osato sperimentare queste nuove forme di diffusione di massa.
Persino lo spirito Salesiano, tanto incline al sorriso e all’attitudine del “tirarsi su le maniche” ha mostrato luci e colori in queste nuove realtà. Anche se rimane tanta nostalgia del rapporto umano, tuttavia un minimo della grande comunicazione di cui Don Bosco stesso era maestro, seppur in modo alternativo, è stato conservato.
E’ stimolante infatti pensare a un futuro in cui convergeranno competenze date dalla partecipazione in presenza e dall’acquisizione di nuove metodologie didattiche.
Alberti Angela di tutto il mondo tremate…stiamo arrivando!
Luca Gaido, Enrico Sandri e Cristian Livoni creano un film di divulgazione scientifica per il prof. Matteo Negro