Caro Giovanni si comincia…

Oggi, nonostante il sonno, siamo arrivati verso le 8:10… È stato un dramma. È finita la scuola da due settimane, la mia sveglia mattutina ha cambiato orario e l’abitudine di alzarmi dopo le 11 del mattino è diventata ormai cosa nota. Rialzarmi presto, come nel periodo scolastico, nonostante per me sia una sorta di dramma dovrà in queste mattina tornare in abitudine.

Ma basta lamentarsi e torniamo a noi…

Dicevo prima, che ci siamo trovati all’ingresso della scuola appena dopo le 8,00 e, dopo aver chiacchierato un po’ con gli amici, vecchi e (…spero) nuovi, ci siamo diretti nel Salone delle Feste dopo il caro e per nulla morigerato richiamo di Don Ugo…

Se non sai quale sia il salone delle feste, alle 8,30, segui la massa che in stile gregge raggiunge l’altra parte del cortile e ci arrivi tranquillo!

Appena dopo aver varcato la soglia della sala più grande della scuola, dopo aver preso posto e riposto i nostri zaini vicino alla sedia, ci hanno diviso in gruppi al fine di poter sviluppare nei giorni futuri le varie attività: tra cui lo studio personale e le attività d’ausilio alla ripartenza del prossimo anno scolastico. Queste settimane serviranno ai primini per conoscere la scuola e ai grandi di dare una mano sia ai primini sia a se stessi sia alla scuola stessa a consolidarsi in questo ambiente

Io sono stato inserito nel gruppo di COMUNICAZIONE con il prof. Galli. In questo periodo io e i miei compagni ci occuperemo di scrivere a te questa lunga lettera e scatteremo una marea di foto per cristallizzare i bei momenti passati insieme. Ovviamente le foto migliori verranno messe sui social e sul giornale della nostra scuola.

Spiegate le dinamiche e lo schema settimanale siamo usciti in cortile per l’intervallo. Nel quale ci hanno offerto gratuitamente una fantastica brioches: una “fiesta taroccata” ma di gran classe.

Caro Giovanni, mi rendo conto che probabilmente tu non sappia cosa sia una “Fiesta”, anche se la Ferrero grazie a questa brioches è diventata miliardaria, ma non c’è problema, te lo spiego subito. Abbiamo un soffice pan di Spagna imbevuto nel Grand Marnier (…un forte liquore all’arancia), uno strato lieve di marmellata di arance amare e, come tocco finale, il dolce è completamente ricoperto da uno strato di cioccolato fondente. Ora, tu certamente inizierai a pensare che all’Agnelli alcolizzano i ragazzi con la merenda, io ti posso assicurare e tranquillizzare che la versione tarocca della fiesta, quella che ci hanno felicemente donato, l’alcool l’ha visto solo in lontananza. Ma quando è gratis, tutto è buono e non bisogna lamentarsi!

È stata una giornata di costruzione. Non abbiamo fatto molte cose se non definire la struttura e dare un disegno del futuro che, assieme, affronteremo. Detto questo ti saluto, salvo il file e ci sentiamo domani.