Nonostante quest’anno la pandemia abbia voltato le spalle alla maggior parte delle attività tradizionali del nostro anno scolastico, il consueto appuntamento delle Olimpiadi di Fisica non si è perso nell’oblio. Quest’anno si è tenuta la 35° edizione e le ambite finali si faranno (normative permettendo) a metà luglio a Vilnius, in Lituania.
Come ogni anno la sfida si apre nel nostro Istituto per tutti i ragazzi di quarta e quinta superiore, per tutti coloro che vogliono mettersi alla prova su problemi e domande che spaziano nei vari meandri della fisica.
Può capitare che un tale argomento sia stato spiegato il giorno prima, come può succedere che una certa domanda evochi il buio più assoluto. La capacità vincente del ragazzo che solitamente procede in questa scalata è quella di trovare, secondo proprio raziocinio, una soluzione ottimale ai vari quesiti, sperando, e questo non lo si nasconde, anche molte volte nella fortuna, nel fato o nelle preghiere a Don Bosco.
Ma quest’anno la dea fortuna forse guardava da altre parti o forse l’oroscopo dei nostri studenti puntava ad altre sfere personali e Saturno guardava torvo su questa manifestazione…
L’edizione 2020/2021 è stata caratterizzata da una prima fase svoltasi a scuola il 26 gennaio, con 40 quesiti, eseguiti su una piattaforma online.
In questa fase eliminatoria, sono si sono contraddistinte queste fulgide menti:
- Omar Trinchera 5 Liceo A (115 Punti)
- Alberto Robba 4 Liceo A (110 punti)
- Federico Geremia 5 liceo B ed Edoardo Mele 4 Liceo B (102 punti)
- Rebecca Arnone 5 Liceo A (101 punti)
Federico Geremia (V Liceo B), uno dei cinque classificati dalla prima fase
Forte quindi della sua qualificazione, il radioso poker di cervelli viene messo alla prova nella seconda sessione cimentandosi il 1 marzo, sempre nella nostra scuola davanti ad una commissione online. Sostenendo, a giudizio dei ragazzi, una prova a dir poco impegnativa, una sorta di metaforica falce ha mietuto molte vittime. A detta di Federico Geremia: “Non è stato un compito facile” in quanto quella maledetta insegna de “l’Osteria della Luna piena” e quelle dannate macchie solari hanno probabilmente abbattuto lo svettante volo dei nostri eccelsi concorrenti.
Ma come si affronta una sfida così? Essendo noi fini umanisti, lo chiediamo al prof. Alberto Tassone il quale ci ha spiegato:
“Come ogni problema di fisica è necessario ma non sufficiente conoscere le formule del fenomeno descritto nel caso. Ho osservato in prima persona i quesiti della gara di secondo livello 2021, alcuni risultano un’immediata applicazione di formule viste a lezione ma può essere difficile l’interpretazione di cosa effettivamente il testo chieda (è una competenza richiesta in fisica su cui le Olimpiadi fanno molto leva). In altri è proprio più complicata l’impostazione e la risoluzione in quanto si richiedono nozioni di algebra leggermente più avanzate, per manipolare le formule, conferma però del fatto che per cavarsela in fisica bisogna intendersi di matematica.”
Al momento non sappiamo ancora se le speranze della nostra scuola siano proiettate ai prossimi livelli o si siano bruscamente arenate al secondo step. Al momento non conosciamo ancora i risultati, attendiamo speranzosi l’esito… Vedremo se qualcuno della nostra scuola andrà ad assaggiare piatti tipici lituani o se si accontenterà delle schiacciatine al rosmarino della macchinetta giù in refettorio o del Kebab dell’egiziano di Mirafiori.
Ma l’Agnelli non demorde, comunque sia andata: il prossimo anno andrà certamente meglio. Noi di certo, a distanza o in presenza, con nuovi quesiti, facili o complicati, non mancheremo di metterci in gioco per nuove sfide!