Caro Giovanni ti scrivo nella più calda estate che ricordi… giuro non mi hanno obbligato.
Ho mio cugino che mi manda le foto mentre si lancia da una scogliera al mare e io sono qui a scrivere all’Agnelli su questa tastiera. Ma ad essere onesto e soffermandomi un minuto, mi è venuta un po’ di voglia di dare vita a questo schermo bianco, anche perché un po’ mi mancava lo scrivere, o almeno, di scrivere a qualcuno che mi possa ascoltare e che mi faccia riflettere sulle cose che magari dico (…o quantomeno penso).
Scrivo a te Giovanni, ma sinceramente, non ho ancora capito se tu sia il Santo nato a Castelnuovo nel 1815, se tu possa essere il padrino di Marseglia, se tu sia il Preside di questa scuola o il noto panettiere di Orbassano… In qualunque caso, anche nella remota circostanza che tu sia il rinomato fornaretto, so che mi ascolterai e che magari potrai apprezzare le mie parole.
La scuola è già finita da un pezzo e vorrei certamente stare su una sdraio in spiaggia a prendermi il sole, invece sono qua, in eterna scoperta. Sia per conoscere le persone che da settembre probabilmente occuperanno il banco al fianco del mio, sia per conoscere nuove dinamiche che la scuola mi offrirà. Amicizie, collaborazioni, opportunità e regole che la scuola mi metterà davanti al naso. Il tutto credo per non tornare settembre con un metaforico salto nel buio.
Chi ti sta scrivendo è un ragazzo che il prossimo anno frequenterà questo istituto e avrai spero voglia di conoscermi. Un po’ ho paura, timore di fare figuracce e lanciarmi in momenti imbarazzanti da non poter più rimediare, certo al momento vedo questa enorme scuola come un immenso sistema che piano piano scoprirò e piano piano spero di farne parte.
Per il momento osservo e vivo questa esperienza estiva, raccoglierò i pensieri, ciò che avviene e le curiosità. Il tutto giorno per giorno.
Ignorando mio cugino e i suoi selfie dal mare, ti racconterò le mie giornate!
Ciao Giovanni, buongiorno Giovanni, sperando di non annoiarti ti lascio alla lettura del mio scritto…