Prosegue la settimana, caro Giovanni. I corsi di Cad e Robotica proseguono imperterriti. Il professor Moccia e sua figlia sono grandiosi nel dare imput a neofiti dell’ambito. Passando per la loro aula abbiamo visto come dal nulla hanno creato un calice da vino, che nel loro schermo roteava, roteava, roteava…
In parallelo raccontiamo l’ultimo giorno di attività per migliorare e render bella e funzionale la scuola a settembre. Oggi una parola ha fatto da mantra: MASCHERINE. Un manipolo di ragazzi capitanati da Don Ugo, da Arianna e Giulio hanno gestito un’intera stanza con centinaia di scatoloni con mascherine ormai desuete. Le prime che il ministero della Pubblica istruzione ci ha mandato. Ormai non servono più ma, onde evitare un attacco ambientale con tutto questo materiale, abbiamo aperto i vari pacchetti per dividere CARTONE, PLASICA e MATERIALE INDIFFERENZIATO. Sembrava un video musicale postmoderno. Migliaia di mascherine che lanciate in aria finivano in neri sacchi… Un delirio!
Intanto la fototrappola lasciata ieri, dovrebbe sta notte aver fatto il suo dovere. Non sappiamo ancora chi, ma i biscotti, lasciati come esca attraente, sono finiti. Sperando che non sia stato un salesiano notturno o il Preside affamato in tardo pomeriggio, domani guarderemo cosa la nostra infernale macchinetta ha catturato…
Inoltre vorrei anche raccontarti cosa hanno fatto i ragazzi del gruppo di robotica. In un primo momento guardandoli da fuori sembravano bimbi che giocassero con i lego! Guardando però bene, i lego erano lo strumento di base per gestire realtà complesse e sistemi gestiti da sensori. Il gruppo di Apetroaie Antonio ci ha stupito con il suo TERMINATOR. Una semplice macchinina che però ha sulla parte anteriore un sensore, appena capta e identifica un oggetto ad una trentina di centimetri, lo punta e accelera verso di esso. Impressionante… la tecnologia ha raggiunto le fantasie del cinema!
Caro Giovanni siamo ai colpi finali, del percorso, ci aggiorniamo a domani con l’epilogo del progetto natura e del resto…